Principio di Primavera 2017

    Cominciano a fiorire con maggiore continuità ed estensione i valori over 20°C in regione, complici la presenza di alta pressione, specie in quota associata a flussi nord-occidentali miti e secchi, ed un PBL padano che comincia a scaldarsi rapidamente (anche in virtù di suoli non proprio “intrisi” ecco) pure in questo caso in associazione ad aria alquanto secca.
La fascia costiera invece vive una storia del tutto diversa che è comunque tipica della primavera: le acque superficiali dell’Adriatico sono ancora fredde per l’eredità dell’inverno meteorologico da poco terminato (l’acqua è “pigra” si riscalda e si raffredda lentamente), e le brezze che si attivano dalla tarda mattinata a causa dell’elevato gradiente termico tra superficie del mare fredda ed entroterra caldo (con l’aria calda che tende a salire e deve essere quindi rimpiazzata) spingono masse d’aria più fresca, ma anche assai più umida (fascia verde-blu nella mappa del LAM Arome, plot Infoclimat), a contenere l’aumento delle temperature sui litorali con ventilazione orientale.
Insomma, in questo periodo se vogliamo beneficiare appieno del tepore primaverile, meglio non andare al mare, poiché troviamo, in condizioni stabili come quelle attuali e nelle ore pomeridiane, circa 5-6 gradi in meno ed un buon 40% di umidità in più (che non aiuta).

Per la cronaca in questo periodo dovremmo avere, nelle zone interne, temperature massime sui 14 massimo 15°C, per cui 5-6°C di troppo ci sono; ed i venti gradi di temperatura massima “costanti” dovremmo sperimentarli verso l’inizio della terza decade di aprile (nel trentennio 1961-1990 alla fine della terza decade di aprile o nella prima decade di maggio, peraltro).
Siamo in anticipo di un mesetto abbondante, così per dire.