Archivi tag: frizzantina

Aria frizzantina…

Tempo asciutto e mite in questo periodo a parte di notte ed all’alba quando la perdita di calore per irraggiamento radiativo in condizioni di cielo sereno, poco vento ed aria alquanto secca, portano aria frizzantina con qualche lieve brinata nelle zone nelle pianure interne (ma più ieri che oggi).

Ben diversa la situazione esattamente di 55 anni fa, quando una severa (per il periodo stagionale) irruzione di aria artica andò ad innescare un profondo minimo depressionario in rapida fuga dal Tirreno settentrionale allo Ionio, con presenza di fortissimi venti di bora.

       


Il ramo occluso del sistema frontale generatosi in seno alla ciclogenesi fece arrivare la neve anche su alcune aree           della pianura occidentale ravennate e su forlivese e cesenate, anche con accumulo al suolo. Più abbondante la neve sui rilievi causa stau orografico per correnti da NE.
Il raffreddamento che ne seguì, sia per cause avvettive che per effetto dell’irraggiamento radiativo fu notevole, in particolare nei comparti interessati da deposito di neve al suolo.
In alcune zone della prima collina romagnola si sfiorarono i 10°C sotto lo zero di temperatura minima, ma notevole fu il valore di -6.4°C a Cesenatico.

Insomma l’inverno ritornò e, anche se per qualche giorno, fece sul serio.

Pierluigi Randi
Meteoromagna.com

Trenini meteo di fine inverno?

La stagione invernale si avvia alla conclusione (la primavera meteorologica inizia il primo marzo) e come di consueto, con l’approssimarsi di quella nuova, le medie latitudini vedono aumentare il “traffico”.
Le masse d’aria sub-tropicali cominciano a migrare verso latitudini più settentrionali, ma nel contempo sono ancora ben attive quelle polari ed artiche.
Ed ecco che tra ocean
o Atlantico e continente europeo si danno appuntamento, a stretto giro, tre masse d’aria ben definite molto diverse tra loro: sub-tropicale (in questo caso marittima, mTW) convogliata dalla fascia delle alte pressioni appartenenti alla circolazione di Hadley; polare fredda (sempre marittima, mPK), che si alterna con quella subropicale attraverso le onde depressionarie delle medie latitudini o se vogliamo lungo il fronte polare (che poi sarebbe la circolazione di Ferrel di antica memoria); artica ancora più fredda (in questo caso marittima, mAK) convogliata dagli anticicloni che ancora risiedono nei pressi del circolo polare artico.
Tre masse d’aria che interagiscono originando due treni di onde depressionarie e rami frontali caldi, freddi ed occlusi in successione (uno tra mTW e mPK, un secondo tra mPK e mAK), i quali viaggiano su binari paralleli ed anche alquanto velocemente (la corrente a getto ad alta quota viene assai “stimolata” a dare gas in queste condizioni ove i gradienti termici picchiano duro).
Ed ecco che il quadretto dipinto dal Deutscher Wetterdienst e valido per domani, con i due trenini ben visibili, ha un nonsochè di fine stagione nonostante il notevole dinamismo.

Pierluigi Randi
meteoromagna.com